STORIA DELLA PUBBLICA ASSISTENZA CROCE VERDE DI PORTE (FONDATA NEL 1947)


1° MAGGIO 1946
Era la prima volta dopo tanti anni che si celebrava di nuovo con impegno e rinnovato slancio la festa del lavoro, che da quasi un secolo univa ed unisce in tutto il mondo gli uomini e le donne che lavorano.
Si celebrava a distanza di un anno dalla conquista della libertà e della democrazia mentre i Padri costituzionali stavano portando a termine il loro non semplice lavoro per stilare la Costituzione della nuova Italia, che sarà Repubblicana.
Il paese aveva bisogno di unità e di concordia per ritrovare nella fiducia i valori della solidarietà e della partecipazione. Per tutti questi motivi il Sindacato, allora unitario, organizzo anche alla Ciauvina, frazione di San Germano, dove esisteva un’ osteria ora trasformata in ristorante, una festa campestre con canti e balli che si svolgevano gioiosamente.
Ma… ad un certo punto la festa viene turbata da un fatto doloroso.
Un ragazzino, giocando con altri coetanei, cade sul greto del Torrente Chisone e, battendo violentemente il capo su di un grosso masso, si procura una profonda ferita lacero contusa al capo con copiosa perdita di sangue e stato commotivo.
La gente accorre numerosa, ma nessuno in realtà sa cosa fare.
Qualcuno pensa di chiamare la Croce Verde di Pinerolo, l’ attesa è snervante e il tempo vola inesorabile.
Pinerolo pur essendo geograficamente vicina alla Ciauvina, era allora assai lontana, allorché si trattava di intervenire con urgenza per portare aiuto a coloro che erano in precarie condizioni.
Questo episodio, raccontato da un testimone oculare, co-fondatore della Croce Verde di Porte, è stata la molla che ha spinto alcuni uomini di buona volontà ad interrogarsi se non fosse il caso di aggregarsi per cercare di ovviare a questi disagi e di ridurre questi ritardi.
È iniziata allora una lunga trattativa condotta da un Comitato provvisorio di dieci persone, con il Cav. Giovanni Avondo , direttore dei Servizi della Croce Verde di Pinerolo, per avere una direttiva tecnica e con il Comune di Porte per ottenere un locale da adibire a sede della costituenda associazione.


11 MAGGIO 1947 
Nasce la P.A. Croce Verde di Porte, come sottosezione di Pinerolo.
Della cerimonia inaugurale viene conservato il verbale che testualmente recita:
“Assistenza Pubblica Croce Verde Pinerolo Sottosezione di Porte
Fondazione della Sottosezione della Croce Verde di Porte
In data 11/05/1947 ha avuto in forma ufficiale la fondazione della Sottosezione Croce Verde di Porte; la cerimonia ebbe luogo nella palestra del Comune.
Sono intervenuti: il Sindaco sig. Gallo Dario, la Giunta Comunale ed alcuni Consiglieri, il rev. Parroco Don Bonin Teol. Giov. Battista, il rev. Priolo d’ Alessandro; il sig. Sappei Giuseppe Presidente del Cral Comunale con Direzione e parte dei Soci, la Società Operaia maschile e femminile.
Sono presenti parte della popolazione; la Sezione di Pinerolo , che si è interessata moralmente e materialmente, è intervenuta con l’ autoambulanza, dove aveva preso posto la Direzione, preceduta da una ventina di militi inquadrati in bicicletta.
Dopo le presentazioni ed il ricevimento degli invitati, si passa alla cerimonia.
Il Sindaco del Comune, a nome della popolazione, ha parole di lode agli iniziatori di quest’ opera umanitaria e di soccorso.
Il Cavalier Baldissarre in rappresentanza della Direzione rivolge anche lui parole di lode a tutti i fondatori e con parole fraterne invita i nuovi militi a compiere quel dovere di umanità che non per legge ma per coscienza, ogni milite deve compiere il proprio dovere.
Quindi si passa alla consegna dei bracciali offerti dalla Sezione di Pinerolo ed il distintivo offerto dal Cral Comunale.
I fondatori sono: Chiantore Federico – Consonni Paolo – Giacomino Pierino – Giranio Giuseppe – Chiappero Antonio – Sbardellotto Anselmo – Sola René – Scanacapra Brando - Ughetto Giovanni – Minimel Giuseppe.”
Il primo Presidente è stato il Reverendo Don Alessandro Priolo, Vicario e Maestro a Porte;
il primo Direttivo era formato dai dieci soci fondatori; le prime riunioni si tenevano in una angusta stanzetta della Casa di carità messa a disposizione dal Comune.
I primi passi furono irti di difficoltà in quanto la sottosezione non aveva fondi propri e disponeva solamente di una barella a mano, ricevuta in prestito dalla Croce Verde di Pinerolo.
Un poco alla volta la popolazione capisce l’ importanza di questa associazione, ne segue l’ attività e incomincia a fare affluire le prime offerte che si sommano con le quote volontarie dei soci fondatori. Alla fine del 1947 dopo solo otto mesi di vita le entrate ammontano a £50.711, mentre le uscite risultano essere di £27.866: e sono spese per l’ acquisto di medicinali, di cancelleria, di materiali per l’ allestimento della sede, di attrezzi e utensili vari, della quota di £5.000 versata alla sezione di Pinerolo, e poi ancora per
 l’ acquisto del primo modesto labaro, che viene inaugurato e benedetto il 28-9-1947



24 MAGGIO 1948 
Dopo un anno di rodaggio, la Croce Verde incomincia a mettersi al passo con i tempi e acquista una ciclolettiga , che viene presentata ufficialmente con una grande festa; la popolazione è molto generosa come offerte, ma ancora troppo restia a partecipare in prima persona alla vita associativa.


21 MAGGIO 1950 
Inaugurazione in grande stile della nuova sede.
E’ solamente una baracca di legno, che la direzione Riv, sensibile alle sollecitazioni ricevute, ha deciso di regalare alla Croce Verde, che è composta da un manipolo di Volontari, i quali prestano gratuitamente la loro opera di buoni samaritani dopo il duro lavoro in fabbrica.
In poco più di un mese di intenso lavoro straordinario la baracca è sistemata su terreno messo a disposizione dal Comune e si presenta civettuola ed accogliente, tanto che è destinata anche ad ambulatorio medico.
Prosegue intanto l’attività divulgativa per la formazione di una coscienza sanitaria tra la popolazione e cresce il numero dei militi.
Si iniziano i corsi di pronto soccorso, tenuti dal Dr. Gaudenzio Demo e si riesce ad essere autonomi per quanto riguarda l’assistenza domiciliare per le iniezioni, anche perché arrivano le prime Militesse, e sono le signore Elisabetta Delmaestro (Bettina), Irene Avondet, Giuseppina Frairia, che si assumono questo impegno.


13 OTTOBRE 1955
La baracca ha ormai fatto il suo tempo (l’Amministrazione ha fatto il suo tempo(L’Amministrazione Comunale ha deciso di sistemare il nuovo Parco della Rimembranza e serve anche il terreno su cui la costruzione è postata), viene smontata e venduta e se ne ricava una bella sommetta: £ 71.000.
Il Comune mette a disposizione due locali nel palazzo comunale, per la verita’ non molto ampi, che devono servire anche come ambulatorio medico.
Le due stanzette sono da sistemare, tinteggiare, arredare, il Comune non ha mezzi e allora la spesa se la addossa tutta la Croce Verde, ma è tanto alta che assorbe quasi completamente le entrate dell’anno in corso.


22 OTTOBRE 1956
Il Presidente Don Priolo lascia la Presidenza (per raggiunti limiti di età si trasferisce a Luserna San Giovanni presso il nipote), gli subentra il sig. Gorgellino Giovanni , direttore dello stabilimento del Malanaggio della Società Talco & Grafite Val Chisone , prosegue intanto l’attività formativa soprattutto per i nuovi volontari che vengono ad ingrossare le fila.

1958
Il glorioso e piccolo gagliardetto dopo undici anni di onorato servizio chiede di essere messo a riposo e viene sostituito da un labaro dono dei militi.


1965
La Croce Verde è in lutto: viene a mancare il suo Presidente il sig. Giovanni Gorgellino.
Lo sostituisce alla Presidenza il sig. Giovanni Ricca, socio della ditta Martin & C. .Con la sua Presidenza si gettano le basi per il regolamento interno e per lo statuto sociale in vista di uno sganciamento dalla Croce Verde di Pinerolo, per diventare autonomi.


1966
La sottosezione è quasi ricca (e non poteva essere altrimenti visto che il Presidente pro-tempore è proprio il Sig. Ricca!): la sua disponibilità supera il milione.


1968
Viene benedetta la bandiera offerta dalla Sig. na Maddalena Giuliano e ricamata con amorevole cura dalle militasse.
Dopo 26 anni quel vessillo è ancora sempre presente in tutte le circostanze liete e tristi della vita associativa.
 
1970
Il sig. Giovanni Ricca lascia la Presidenza e passa la mano, il nuovo Presidente è il sig. Antonio Chiappero, uno dei soci fondatori.
L’associazione vegeta e si barcamena nell’ordinaria amministrazione, l’unica preoccupazione sembra essere quella di mettere da parte dei soldi, ma qualcosa bolle in pentola!
 
1976
La Croce Verde di Porte compie il grande passo, si sgancia da Pinerolo e diventa sezione autonoma.
L’operazione fortemente voluta crea dei contrasti in seno alla Direzione: si scontrano due linee operative divergenti.
I giovani, visti i risultati di cassa, vogliono acquisire subito almeno un’ambulanza per garantire se non altro i servizi locali e rendersi effettivamente autonomi.
I vecchi invece hanno paura del nuovo, sono conservatori al massimo e vogliono proseguire sulla strada finora percorsa.
Il braccio di ferro dura un bel po’, finche’ l’assemblea è favorevole a maggioranza alla linea dei giovani.
Il Presidente Chiappero non ci stà e dimentico dei 30 anni passati con la Croce Verde, dà le dimissioni dalla carica, non solo, ma si ritira anche dall’associazione, gli subentra il sig. Attilio Priolo, uno degli artefici del rinnovamento.
 
1977
Arriva la prima ambulanza. E’ una vecchia Fiat 1500, che la Croce Verde di Asti, con la quale si erano instaurati rapporti di amicizia, cede quasi gratuitamente.
E’ una gara per metterla in sesto: la ditta Giordano si incarica della messa a punto delle parti meccaniche, la ditta Levino provvede alla verniciatura, altri provvedono alla gommatura.
Però con l’ arrivo dell’ ambulanza si pongono nuovi problemi: primo,il garage, viene risolto con l’ offerta gratuita di un locale idoneo da parte del sig. Frairia, padre di un milite; secondo, garantire il servizio nelle ore diurne dei giorni feriali; e qui viene in soccorso la grande disponibilità del sig. Dino Martinat, che nel frattempo aveva assunto la mansione di Direttore dei servizi.


1980
Arriva la seconda autoambulanza: è un Fiat 238.


1982
Arriva la terza ambulanza. È un Fiat 131.
Crescono nel frattempo i servizi, iniziano le trattative con la direzione della Ussl 42 per la firma di una convenzione che garantisca almeno in parte il rimborso delle spese che quotidianamente aumentano.
Sorge il problema di garantire il servizio 24 ore su 24; viene risolto prima con la segreteria telefonica, poi con un impianto telefonico messo a dimora presso l’ abitazione di alcuni Militi volontari, collegati con altri preventivamente preallertati.

1983
La Cassa di Risparmio di Torino, dipendenza di Pinerolo, dona un’ autoambulanza Fiat Ducato, che sostituisce la gloriosa Fiat 1500.

1984
Il Cav. Lorenzo Garis sostituisce alla presidenza il sig. Attilio Priolo.
Purtroppo una grave malattia stronca i suoi progetti appena abbozzati e la sua gran voglia di fare. La sua presidenza dura appena sei mesi.

1985
Il nuovo presidente è il dott. Gianni Martin, contitolare dell’ omonima ditta, corrente in Porte.


1987
Viene inaugurata la nuova sede sita in via Miè, frutto di sacrifici, di lavoro intenso, che diventa il cuore operativo dell’ Associazione.  

1988
La popolazione di Porte, Villar Perosa, S. Germano, Pramollo e Prarostino, con il contributo dell’ Istituto Bancario San Paolo, offre una Fiat Uno di servizio.
La Cassa di Risparmio di Torino dona una Fiat Panda, ambulanza particolarmente adatta per le zone montane con le strade strette e tortuose.

1989
Il parco macchine si rinnova e si amplia. Con il contributo della popolazione viene acquistata un’ ambulanza Citroen CX, mentre l’ Istituto San Paolo fa pervenire un Fiat Ducato. Il Fiat 238 va alla neonata Croce Verde di Cavour.

1990 
Un’ oculata amministrazione rende possibile l’ acquisto di un garage vicino alla sede.

1991
Una tragica fatalità ci ha privati della presenza e dell’ opera preziosa di Dino Martinat, direttore dei servizi. Con l’ aiuto economico di tutta la popolazione e l’ impegno lavorativo dei Volontari e degli “Amici” della Croce Verde è stato reso possibile l’ acquisto e la ristrutturazione dell’ ambulatorio medico che è stato intitolato a Dino Martinat, un uomo che ha speso la propria vita umilmente al servizio degli altri.


1993
Con il contributo del Rotary di Pinerolo è stato acquistato un Volkswagen Trasporter, che sostituisce il Fiat Ducato, che è stato ceduto alla Croce Giallo-Azzurra di Torino.
Continua inoltre con la Consorella Croce Giallo-Azzurra di Torino la collaborazione per garantire in modo adeguato e professionale il servizio di emergenza e di assistenza ai grandi concerti musicali che si svolgeranno a Torino (Stadio delle Alpi-Palasport-Palastampa), prosegue infine la nostra partecipazione attiva alle piu’ importanti manifestazioni sportive della nostra zona (corse ciclistiche, podistiche, motociclistiche ecc) per effettuare il servizio di assistenza (campi base ed automezzi itineranti al seguito delle manifestazioni)

1994
Con le offerte della popolazione è stata acquistata una Opel Frontera al posto della Fiat 131, passata alla Croce Giallo-Azzurra di Torino, mentre dalla Cassa di Risparmio di Torino è arrivato un Fiat Ducato.
La Croce Verde di Porte è tra le prime P.A. a intervenire a favore delle popolazioni disastrate dall’ alluvione nei primi giorni del mese di novembre.
Un nucleo di alcuni volontari interviene a fianco della consorella Croce Verde di Asti per svolgere attività di soccorso; si raccolgono fondi a favore di una casa di riposo per anziani del comune di Castello d’ Annone.


1997
Ormai da due anni offrono il loro aiuto in Croce Verde due obiettori di coscienza distaccati dal Ministero della Difesa a svolgere presso la nostra sede il servizio civile.
E’ stato istituito ufficialmente il servizio di soccorso “118” del quale la nostra P.A. partecipa attivamente, attualmente, in caso di emergenza, e’ possibile comporre ancora il numero della nostra P.A., ma in futuro i cittadini che richiederanno aiuto dovranno comporre unicamente il numero 118 e la centrale provvedera’ ad incaricare la Pubblica Assistenze competente per territorio e per attrezzatura.
In occasione del Cinquantesimo Anniversario il Consiglio Direttivo ha deliberato l’ acquisto di un nuovo mezzo ambulanza Volkswagen 4x4 e ha deciso di ampliare la propria sede acquisendo un immobile nelle immediate vicinanze.
La Croce Verde Porte ha 50 anni, ma non li dimostra.
Tanto più se si considera che, malgrado tutte le difficoltà incontrate, sia riuscita a camminare al passo con i tempi e a rinnovarsi continuamente, con il passaggio dalla prima barella a mano, dalla ciclo-lettiga alle nuove e moderne ambulanze, collegate con la sede e tra loro attraverso il radiotelefono.
Un cammino cosparso di sacrifici espressi da un esercito di uomini e donne, senza generali e privo di strumenti bellici, che nel più umile dei silenzi hanno sempre dato il meglio di loro stessi, senza mai chiedere, con uno spiccato senso di solidarietà e con tanta umanità.
Un esercito che scende in campo contro il dolore, la malattia, la sofferenza, sovente in lotta contro i minuti.
E registra una vittoria allorché contribuisce a salvare una vita. Le battaglie di questo esercito si ispirano alle strategie dell’ amore e alla tattica della speranza.
La qualità delle prestazioni contribuisce a divulgare un’ immagine positiva della Croce Verde.
Questa affermazione trova conferma nelle lettere di ringraziamento che pervengono in sede da parte dei fruitori dei servizi.
Tali riconoscimenti, fatti da persone assistite nei momenti più difficili della loro vita, ci riempiono di orgoglio e di soddisfazione, perché conferiscono un significato umano alla nostra opera.


1998
Con i fondi della P.A. e’ stata acquistata una nuova ambulanza Fiat Ducato.
Inoltre per la prima volta nella nostra storia, e’ stata assunta una dipendente con mansioni di segreteria, cio’ e’ possibile grazie alla possibilita’ di ripartire il costo sulle convenzioni da noi stipulate con il servizio emergenza 118 e con l’ASL 10 di Pinerolo.
Hanno inizio i primi corsi ufficiali per certificare i volontari soccorritori secondo i protocolli richiesti dal servizio regionale di emergenza 118.


1999
Dopo alcuni anni dall’acquisto dell’immobile di Via Mie’ 5/b che sara’ la sede futura della nostra P.A., a seguito approvazione del progetto esecutivo, hanno inizio i lavori per realizzare la ristrutturazione edilizia del fabbricato.


2000
E’ terminata l’opera di ristrutturazione del fabbricato che diventera’ la nostra sede principale, in occasione dell’inaugurazione ufficiale vengono anche inaugurati due nuovi mezzi preziosi per la nostra attivita’, un Fiat Ducato donato dalla Cassa di Risparmio di Torino ed un Fiat Scudo acquistato con fondi della nostra P.A. provenienti da offerte della popolazione da noi servita.
Questo e’ anche un anno molto difficile e triste per la nostra zona, infatti nel mese di ottobre il Comune di Porte ed altri Comuni limitrofi vengono gravemente colpiti da un evento alluvionale di proporzioni eccezionali, la nostra P.A. come sempre ed insieme ad altre Associazioni e’ tra le prime ad intervenire attivamente durante le fasi di emergenza che purtroppo avranno una durata di parecchi giorni.


2001
Prosegue con molta soddisfazione l’assistenza sanitaria fornita dalla nostra Pubblica Assistenza durante le manifestazioni sportive, in particolare si deve sottolineare la nostra presenza a manifestazioni molto importanti quali gare auto e motociclistiche con validita’ nazionale ed europea, ha inizio inoltre la collaborazione con la societa’ calcistica Pinerolo FC per l’assistenza sanitaria alla gare di campionato.
L’anno 2001 e’ pero’ contrassegnato da un evento molto spiacevole, il nostro Presidente Dott. Gianni Martin, dopo 16 anni di proficua ed oculata Presidenza, durante la quale ha saputo far “decollare” la nostra P.A., ha lasciato l’incarico verso la fine del mandato.


2002
Viene eletto nuovo Presidente Andrea Pons, con l’intento di proseguire l’ottimo lavoro svolto dal Presidente Martin dimissionario.
Durante i festeggiamenti del 55° di Fondazione viene inaugurato un nuovo mezzo di emergenza adibito al servizio 118 un Renault Master acquistato con i fondi propri dalla nostra Associazione, continuano intanto i corsi di preparazione per volontari e formatori, a tal proposito bisogna sottolineare un avvenimento molto importante che ha riscosso parecchi consensi, i mostri volontari e formatori durante i festeggiamenti hanno presentato in collaborazione con il Corpo dei Vigili del Fuoco di Pinerolo un esibizione fingendo un intervento di soccorso a seguito di incidente stradale, che si e’ rivelato molto realistico e che ha suscitato molto interesse tra gli spettatori.
La nostra P.A. ha infine partecipato con molta dedizione e con buon successo ad un’esercitazione effettuata a livello regionale denominata “PROCIV” nella quale e’ stato simulato un evento sismico nella nostra zona.


2003
L’anno 2003 si ricordera’ per un evento molto importante dal punto di vista professionale, la nostra P.A. in collaborazione con la consorella Croce Verde di Bricherasio, dopo aver attrezzato una delle nostre ambulanze con apparecchiature ed equipaggiamenti adatti allo scopo, ha svolto in modo egregio e con molta soddisfazione anche da parte dell’Asl 10 Pinerolo il servizio di trasporto infermi con l’ambulanza di “Rianimazione”, questa attivita’ fortemente sostenuta dal presidente a da alcuni membri del Direttivo, si rivelera’ un vero “fiore all’occhiello” per la nostra P.A., proseguono intanto le nostre partecipazioni in qualita’ di soccorritori alle manifestazioni sportive, aggiungendo al nostro gia’ ampio curriculum anche i servizi sanitari alle gare di campionato nazionale di hockey su ghiaccio.
Il Presidente Andrea Pons, il Suo vice ed il Responsabile Sanitario, dopo alcune discussioni emerse durante l’Assemblea annuale ed a seguito di alcune divergenze ed incomprensioni con il resto del Direttivo, decidono di presentare le dimissioni che diventano successivamente irrevocabili ed accettate dal Consiglio Direttivo rimanente.
Occorreva pero’ proseguire l’attivita’ e’ per far cio’ era necessario eleggere un nuovo Presidente, carica molto importante ma altrettanto pesante in un momento delicato e decisamente difficoltoso che la nostra P.A. si apprestava a vivere.
Ma proprio nel momento di maggiore difficolta’ attraversato dalla nostra P.A., alcuni militi con numerosi anni di anzianita’ di Croce Verde alle spalle e con il solo intento di proseguire nell’attivita’ egregiamente svolta in 56 anni a servizio di chi soffre, nominavano Presidente Dante Martinat, che con oltre 30 anni di servizio prendeva in mano le redini dell’Associazione coadiuvato dal Direttivo rimanente, con molta soddisfazione da parte di tutti i volontari.

2004
L’anno si apre con il rinnovo del Consiglio Direttivo e con l’elezione del Presidente.
Viene confermato con la soddisfazione di tutti i militi Dante Martinat, che prosegue con molta umilta’ e simpatia, ma con immutato impegno il prezioso lavoro donato in tanti anni alla causa della nostra attivita’, soprattutto seguendo l’esempio del padre Dino il nostro Direttore dei Servizi scomparso tragicamente nel 1991.
La nuova veste di Presidente che comporta un maggior impegno, una costante attenzione a 360° sull’attivita’ svolta , gli adempimenti burocratici che si moltiplicano di anno in anno, creano un’inevitabile necessita di collaborazione, e’ questo che costantemente il Presidente chiede agli altri membri del Consiglio Direttivo, sollecitando gli stessi a mantenere ed onorare gli impegni assunti con il solo fine di contribuire nel raggiungimento del nostro scopo: continuare ad aiutare gli altri, in modo semplice, cordiale e professionale.
Attualmente tutti i nostri militi sono certificati, anche quelli piu’ anziani hanno ottenuto, seppur con molti sacrifici e difficolta’, la Certificazione del Corso Sara che permette loro di proseguire la loro preziosissima opera a favore di chi soffre.
GLI ANZIANI RICORDANO E RACCONTANO…
Siamo stati dai più anziani della Croce Verde perché vogliamo dare ai lettori di questo piccolo opuscolo anche un ricordo proveniente dalla memoria storica di chi, dal 1947, ha faticato e lavorato per la nostra Pubblica Assistenza in tempi ben più difficili di quelli attuali.
“Ricordo” dice uno dei nostri anziani “un servizio curioso effettuato oltre trentacinque anni fa, in prossimità delle feste natalizie, presso una famiglia della borgata Benna di Inverso Porte. Da poco diventata mamma, con un parto difficile, una donna residente nella borgata, voleva a tutti i costi tornare a casa.
Fu necessario l’ intervento dei nostri militi ( una decina) perché madre e figlio, dopo essere stati posati dall’ ambulanza di Pinerolo in località Ciauvina, potessero proseguire trasportati a spalle con barella manuale fino alla propria abitazione.Il piccolo fu riscaldato con bottiglie di acqua calda fornite amorevolmente lungo il cammino dai residenti delle altre borgate. Il fatto più commovente fu che il ragazzo, raggiunta l’ età di sedici anni, chiese di far parte della Croce Verde in segno di ringraziamento.”
“Era molto comune che i trasporti avvenissero con la barella a spalle, perché allora le strade che raggiungevano le borgate erano poche e l’ ambulanza di Pinerolo poteva intervenire solo sulla via Nazionale e su poche strade laterali. Ad esempio, nel 1955, in seguito ad un’ imprudenza durante la festa di San Benedetto, ci fu un grave ustionato da fuochi d’ artificio maneggiati in modo non idoneo. I volontari della Croce Verde furono subito avvisati e con tempestività intervennero con la barella a spalle trasportando il grave infortunato con ustioni di quarto grado in paese, dove oltre ad attenderlo l’ ambulanza, c’ era anche il medico condotto.”
“Ma c’ era anche chi faceva il ‘furbo’” -ricorda un altro anziano- “ricordo di aver duramente faticato, con altri volontari a trasportare una signora, sempre con la barella a mano, in una borgata di Porte, ai corsetti. Stanchi, ma felici di aver adempiuto il nostro servizio, posata la signora nella propria abitazione ci fermammo al ritorno in una frazione intermedia per dissetarci e riprendere in parte le nostre forze. Ma….ecco…….giunti in paese a Porte ritrovammo la stessa signora che con le sue gambe era tornata indietro. Grande l’imbarazzo, modesta la giustificazione…era rimasta senza sigarette.”